mercoledì 1 ottobre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 5)

Per quanto riguarda il protagonista Daisuke Umon/Duke Fleed e, nello specifico, per quanto concerne la sua identità terrestre, si decide di ispirarsi alla stella Arcturus  (Arturo in italiano) - da cui appunto il nome Actarus - la stella più luminosa della costellazione del Pastore, situata vicino all'Orsa Maggiore.  Si tratta di una cosiddetta gigante rossa, nonché della quarta stella più luminosa del cielo. Il suo nome, che deriva dalle parole greche "arctos" (orso) e "ouros" (guardiano), rimanda alla simbologia cattolica che vede il Cristo il buon pastore che si prende cura del suo gregge di anime allo stesso modo in cui il protagonista di Goldorak, novello messia sceso dal cielo con il suo disco-robot, si prende cura della sua nuova patria, la Terra, e dei suoi abitanti. Non solo. Il fatto che Arcturus sia una gigante rossa e dunque una stella morente ben si presta a descrivere la condizione di Actarus che, a partire dall'episodio 30, soffre a causa di una ferita al braccio destro che ne causerà la morte quando si espanderà fino a raggiungere il cuore.

Daisuke/Duke Fleed diventa Actarus/Prince d'Euphor

Nell'edizione francese il termine Actarus è a volte utilizzato in modo indistinto sia per indicare il nome terrestre del protagonista, sia il suo nome alieno (ingenerando così un po’ di confusione nello spettatore) anche se per quest'ultimo si preferisce utilizzare il titolo di Prince d'Euphor che va a sostituire l'originale Duke Fleed. Il termine Prince (come del resto Duke) dà una connotazione nobiliare in linea con lo status del protagonista, principe ereditario del suo pianeta, mentre Euphor rimanda a "euphoria" e quindi a quello stato di benessere e felicità che contraddistingueva la vita su questo pianeta prima dell'attacco delle truppe di Vega. Non a caso le immagini utilizzate nel cartone animato per descrivere il pianeta natale di Actarus ce lo presentano come una sorte di paradiso, di Eden in cui gli uomini vivono felici in armonia.

Kōji Kabuto, invece, che in Goldorak non è più il protagonista, ma un personaggio secondario, viene chiamato Alcor. Anche in questo caso si tratta del nome di una stella, appartenente alla costellazione dell'Orsa Maggiore, ma di dimensioni più piccole rispetto ad Arcturus, nonché meno brillante. Una sorta di differenziazione in chiave astrale che, come già evidenziato, viene ribadita anche nei colori predominanti della tuta dei due personaggi: rosso in quella del leader Actarus e azzurro/blu in quella di Alcor che si trova in posizione subordinata, come in ogni sentai che si rispetti. La stella Alcor, inoltre, costituisce un sistema binario con la più brillante Mizar, nome questo utilizzato invece per designare il piccolo Goro Makiba con cui Alcor ha un rapporto di amicizia e vicinanza. Le due stelle sono talvolta chiamate rispettivamente cavaliere e cavallo in lingua persiana. Nomi questi che, non si sa se voluto o meno, ben si prestano comunque a identificare il piccolo Mizar, che vive appunto in una fattoria circondato dai cavalli, e Alcor che "cavalca" il suo TFO.

Kōji Kabuto diventa Alcor

Il padre adottivo di Actarus, il Dottor Genzō Umon, diventa invece il Dottor Procyon. Anche in questo caso la scelta è carica di un significato interessante. Procyon (in italiano Procione) è una stella binaria appartenente alla costellazione del Piccolo Cane. Si tratta di uno degli astri più vicini alla Terra, nonché dell'ottava stella più luminosa del cielo. Il suo nome deriva dal greco "pro kunos" (prima del cane) perché appare in cielo poco prima che sia visibile la costellazione del Cane Maggiore. Potrebbe indicare un cane da guardia che veglia sulla Terra prima che si manifesti il pericolo (ossia diventi visibile il Cane Maggiore) così come il Dottor Umon scruta perennemente il cielo con il suo radar per prevenire gli attacchi di Vega.

Più immediato il significato del nome attribuito a Hikaru Makiba che nell'edizione francese diventa Vénusia. Il termine deriva da Venere (Venus in francese), il secondo pianeta più vicino al sole, nonché il corpo celeste più luminoso in cielo dopo la Luna. Noto fin dall'antichità, Venere raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto e per questo motivo è stato chiamato da popoli antichi la "Stella del Mattino" o la "Stella della Sera". Venere è però anche il nome della dea romana della bellezza, nome perfetto per una ragazza bella e solare.

Hikaru diventa Venusia

Maria Grace Fleed, la sorella di Duke Fleed, viene chiamata Phénicia grazie a una scelta particolarmente felice da parte degli adattori francesi che sono stati in grado di racchiudere in un semplice nome tutta l'essenza della vita di questo personaggio. Dal punto di vista astrologico il riferimento è la costellazione delle Fenice che si trova nell'emisfero astrale, mentre in mitologia è il leggendario uccello arabo in grado di risorgere dalle proprie ceneri ogni cinquecento anni. Una metafora neppure troppo velata dell'esistenza stessa della ragazza segnata, come abbiamo visto, da una "morte" e da una "rinascita" a nuova vita.
Il simpatico Danbei Makiba assume il nome di Rigel, la stella più luminosa della costellazione di Orione visibile in entrambe gli emisferi e dunque punto fermo per i naviganti che devono trovare la rotta per la loro destinazione. Come la sua fattoria, punto fisso della vita di Actarus che qui si trova come a casa propria.

Maria Grace Fleed diventa Phénicia

La cura nell'adattamento francese non si limita ai personaggi più importanti, ma riguarda anche quelli secondari che appaiono magari in un solo episodio. Il comandante Mineo dell'episodio 9, per esempio, diventa Eurydie, nome che rimanda al famoso mito di Orfeo e Euridice raccontato da Virgilio e Ovidio. Euridice aveva sposato Orfeo, ma poi era morta a causa del morso di un serpente. Il marito, che non si rassegnava alla perdita dell'amata, scese nel regno dei morti per convincere Ade e Persefone a restituirgli Euridice. Gli dei acconsentirono ma a un patto: Orfeo non si sarebbe dovuto girare per guardare la moglie fino a quando non fossero usciti dal regno dei morti. Così purtroppo non fu e Euridice fu perduta per sempre. La storia di Orfeo, dunque, è la storia di un fallimento che ben si presta a un paragone con la vicenda di Mineo che fallisce la sua missione di uccidere Actarus a causa della pietà verso quest'ultimo, perdendo allo stesso tempo la possibilità di salvare il proprio pianeta dai Veghiani.

Naida, figura femminile molto amata, viene chiamata Apélie, nome che rimanda ad afelio, termine astronomico che indica il punto nell'orbita di un pianeta che è più lontano dal sole. L'afelio è dunque una distanza importante è potrebbe indicare la distanza metaforica che separa la ragazza da Actarus. Il fratello di Naida, invece, diventa Nadir, il punto della sfera celeste che è direttamente sotto l'osservatore e quindi opposto allo zenith.  La scienziata Kirika prende il nome Alizé dagli alisei, i venti dell'est che spirano nell'emisfero boreale da nord-est verso sud-ovest e nell'emisfero australe da sud-est verso nord-ovest, mentre suo fratello diventa Zéphyr, un vento che soffia da ponente, leggero come una brezza. Morusu, l’amico d’infanzia du Duke Fleed/Actarus, viene chiamato Pollux, da Castore e Polluce, i gemelli figli di Zeus e Leda identificati a loro volta con l'omonima costellazione.

Naida diventa Apélie

Cercando poi un'assonanza con Goldorak, anche tutti i mezzi speciali guidati dai compagni di Actarus prendono la desinenza -rak che viene aggiunta in qualche caso al nome del loro pilota. Il Double Spacer, in Italia Goldrake 2 pilotato da Alcor, diventa Alcorak; il Marine Spacer, in Italia Delfino Spaziale, guidato da Venusia, si trasforma in Venusiak. Discorso diverso per il Drill Spacer, da noi Trivella Spaziale, affidato a Phénicia, che diventa invece Fossoirak.

Anche per quanto riguarda i cattivi i nomi scelti dagli adattatori francesi ben si prestano a evidenziarne la natura intrinseca esaltandone la personalità e il ruolo svolto all'interno della serie. L'unico che mantiene il nome originale è Re Vega, probabilmente perchè già di per sé contiene un rimando astrologico. Gli viene però affiancato il nome di Le Grand Strateguerre che ne esplica ulteriormente l'indole guerresca. Il suo pianeta, invece, Vega nella versione giapponese, si ammanta di un significato profondamente negativo diventando Stykadés nome che rinvia allo Stige (in francese Styx), il fiume che nella mitologia greca bagna il regno dei morti. Vega infatti è un pianeta morente a causa delle radiazioni, ma anche un pianeta che porta la morte sulla Terra.

Riferito alla mitologia greca è il nome scelto per Gandal, il capo supremo delle truppe di Vega, che nell'edizione francese diventa Minos (Minosse), come il famoso re di Creta, padrone del palazzo di Cnosso nel cui labirinto si nascondeva il terribile minotauro, mostro metà uomo e metà toro a cui gli Ateniesi erano obbligati a offrire in sacrificio ogni nove anni sette fanciulli e sette fanciulle. Fu Teseo, figlio del re ateneniese Egeo, a porre fine a questa barbara usanza uccidendo il minotauro nel labirinto da cui riuscì a uscire grazie al celebre filo dipanato da Arianna, la figlia di Minosse che si era innamorata di lui. Come il re di Creta anche Gandal/Minos è estremamente crudele e responsabile del massacro di persone innocenti, mentre il binomio uomo-toro esemplificato dal minotauro riprende un altro spaventoso legame, quello di Gandal con la la propria moglie (chiamata Minas per omofonia con Minos). Infine Minosse, dopo la sua morte, diventò uno dei tre giudici dell'Ade, il regno dei morti, in maniera analoga a Gandal/Minos che è uno dei più importanti comandanti veghiani.

Gandal diventa Minos

Blacky, comandante in seconda dei Veghiani e sottoposto di Gandal/Minos viene chiamato Hydargos, nome che deriva dalla crasi di quello di due costellazioni, Idra e Argo, che sono anche due mostri mitologici. L'idra è il mostro ucciso da Ercole in una delle sue dodici fatiche. Ogni volta che veniva tagliata una delle sue teste ne ricrescevano due. Argo, invece è il gigante dai cento occhi. Il primo potrebbe essere i simbolo dei molti mostri inviati per distruggere la Terra, mentre il secondo potrebbe richiamare il fatto che dallo spazio Hydargos osserva continuamente la Terra alla ricerca di un modo per conquistarla. Argo è anche il nome della nave con la quale Giasone e gli Argonauti andarono alla conquista del vello d'oro e potrebbe in questo caso richiamare l’astronave da cui partono gli attacchi orditi da Hydargos.

Blacky diventa Hydargos

Dopo la morte di Blacky/Hydargos il suo posto viene preso dal Ministro delle Scienze Zuril che in Francia diventa Horos, nome che rimanda a Horus, il dio egiziano dall'aspetto di falco. Come Horus ha perso un occhio in uno scontro con il dio dei morti Seth, così anche Zuril ha un occhio solo, mentre il secondo è sostituito da una sorta di computer in miniatura. La vista acuta tipica del falco potrebbe inoltre essere paragonata all'acuta intelligenza di questo personaggio.

Infine, mentre nell'edizione nipponica i mostri nemici vengono definiti Enbanju (dischi-mostro) o Vegaju (mostri di Vega), in quella francese i primi sono ulteriormente differenziati in Golgoth (dischi-mostro guidati da un pilota automatico) e Antérak (dischi-mostro guidati da un pilota), mentre i secondi vengono tradotti con il termine Monstrogoth e indicano animali ingranditi e trasformati in robot da Vega. Il termine Golgoth rimanda in modo inequivocabile a un luogo chiave della religione cristiana, il Golgota, ossia la collina dove Gesù Cristo venne crocifisso. Un luogo di grande dolore e sofferenza quindi, come quella che i mostri di Vega portano sulla Terra a ogni loro attacco.

Ancora più interessante il processo che ha portato alla creazione dei nomi della armi di Goldorak. La leggenda diffusa su alcuni giornali dell'epoca  vuole che Michel Gatineau si sia ritrovato insieme a Daniel Gall e Jane Val in una cantina per una sorta di "brainstorming" condito da qualche buona bottiglia di vino Beaujolais che avrebbe non poco contribuito a far trovare loro l'ispirazione. Utilizzando il sistema dei cosiddetti foglietti di carta (su cui vengono scritti i nomi in maniera sparsa per poi essere mescolati e trasformati in quelli delle armi del robot) il gruppo si sforza di ritrovare l'ingenuità della propria infanzia giocando a inventare. Tutti cercano di escludere i termini che possano in qualche modo rimandare alla tecnologia militare moderna in nome di un convinto e condiviso antimilitarismo. Il risultato sono una serie di nomi che non solo risultano eufonici, azzeccati e decisamente fantascientifici, ma che ben presto diventeranno parte del vocabolario quotidiano di centinaia di migliaia di bambini e adolescenti francesi. Le Spin Saucers (Lame Rotanti) diventano Planitrons, lo Space Thunder (Tuono Spaziale) si trasforma in Cronofulgur, lo Screw Crusher Punch (Doppio Maglio Perforante) diventa Fulguropoing, il Shoulder Boomerang (Boomerang Elettronici), viene tradotto con Clavicogires, la celebre Double Arken (Alabarda Spaziale) è chiamata Astéro-hache e così via per tutte le altre armi.

3 commenti:

  1. Ho sempre pensato che Hydargos fosse una variazione di Hidalgo, il titolo nobiliare che connotava i conquistadores spagnoli (tanto da essere poi diventato quasi un sinonimo di conquistatore), che si sposa bene al fatto che il personaggio guida la conquista della Terra.

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  2. Carina come idea, ma non fondata purtroppo. Però è vero che i nomi scelti dagli adattatori francesi ben si prestano alle interpretazioni più diverse

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  3. Aggiungo che su una rivista d'epoca (non mi ricordo ora quale tra Guerin sportivo o La Domenica del Corriere, ma l'ho in collezione) si chiama Hydargos proprio con il nome Hidalgo. Probabilmente sarà stata una svista visto che all'epoca non esisteva Word con il suo correttore automatico :-)

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