Finalmente ci siamo! Dopo 10 anni di lavoro e ricerche tra Parigi, Roma e Milano vede la luce il mio libro dedicato a Goldrake. 664 pagine ricche di notizie e curiosità che spero possano fare la felicità non solo degli appassionati. Qui di seguito tutte le informazioni dettagliate:
Massimo
Nicora
C’era una volta Goldrake.
La
vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la tv
italiana
Società
Editrice La Torre
664
pp., cm 14,80 x cm 21, brossurato con copertina a colori
Euro
24,50
Libro acquistabile su www.editricelatorre.it
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Un lungo e coinvolgente viaggio dal Giappone all’Italia passando per la Francia che racconta in
modo completo e dettagliato la nascita e lo sviluppo del mito di Goldrake, il
successo, le polemiche e le discussioni sulla stampa, svelando i misteri che da
ormai 40 anni appassionano tutti i fan della serie.
Centinaia di articoli d’epoca, filmati e registrazioni radio delle
Teche Rai, interviste ai dirigenti e funzionari Rai dell’epoca, i ricordi della
presentatrice e dell’autore delle sigle: una ricca ed esaustiva ricostruzione del fenomeno
Goldrake che restituisce l’immagine di un’epoca straordinaria e irripetibile
della storia della televisione e della società italiana degli anni Settanta e
Ottanta.
Il 4 aprile 1978 rappresenta per la tv
italiana una data storica. Su Rete Due, alle ore 19.00, viene trasmessa
un’innovativa serie animata giapponese che in Italia viene intitolata Atlas
Ufo Robot ma che per tutti diventa immediatamente Goldrake dal nome del suo
protagonista, uno straordinario e portentoso robot che difende il pianeta Terra
a colpi di maglio perforante e alabarda spaziale dai malvagi alieni venuti da
Vega.
Per i bambini di allora è amore a prima
vista e per i palinsesti televisivi è una rivoluzione. Di lì a qualche
mese, complici anche i cambiamenti legislativi in materia di trasmissioni via
etere, in tutta Italia è un proliferare di emittenti private che per riempire
il maggior numero possibile di ore di programmazione si rivolgono al mercato
giapponese acquistando decine e decine di cartoni animati. Sulla scia di
Goldrake arrivano così numerosi altri robot ed eroi spaziali che fanno da
apripista a una vera e propria invasione dei teleschermi.
Goldrake però
è il primo, il più amato, il più imitato. Entra prepotentemente nella case dei
bambini italiani ammaliandoli con le sue avventure, i suoi protagonisti, i suoi
colori sfavillanti per chi ha la fortuna di possedere già una televisione a
colori. Nei salotti i bambini discutono animatamente con i loro genitori per
non perdersi una puntata del loro robot preferito, i negozi vengono invasi da giocattoli con la sua effige, a scuola
diventa l’argomento preferito (se non l’unico) di disegni e componimenti. Anche
i giochi cambiano. I cowboy e gli
indiani cedono il passo al nuovo eroe della fantascienza e il linguaggio stesso
dei bambini si arricchisce di neologismi ed espressioni mutuati direttamente
dal cartone animato.
È in atto una vera e propria trasformazione che
all’inizio desta sorpresa, incuriosisce, ma che in un secondo momento suscita
preoccupazione in genitori, insegnanti, psicologi e addirittura politici.
Goldrake diventa così il bersaglio preferito di ogni tipo di critica. Contro di
esso si scagliano anatemi, si invoca un’azione censoria da parte della Commissione
di Vigilanza della rai, nascono
vere e proprie crociate e sui quotidiani è un profluvio di articoli, lettere,
commenti, editoriali ed elzeviri.
Il libro ricostruisce la “vera” storia di Goldrake
intraprendendo un lungo viaggio che dagli Stati Uniti porta in Giappone, e da
qui in Francia e poi in Italia, approfondendo aspetti poco noti se non
addirittura ignorati per restituire un quadro il più possibile esaustivo delle vicende
che hanno portato alla nascita e alla diffusione di questa serie animata,
nonché analizzare il contraccolpo culturale e sociale causato dalla sua trasmissione.
Il tutto svelando per la prima volta tutti i misteri che da 40 anni
appassionano tutti i fan.
SINOSSI
Il viaggio inizia negli Stati Uniti degli
anni Cinquanta. Siamo nell’epoca d’oro dei film di fantascienza che si
alimentano delle suggestioni della Guerra Fredda e che sono caratterizzati da
due elementi fondamentali, alieni e ufo,
che avranno una profonda influenza sulle successive produzioni giapponesi riconducibili a quella che viene comunemente
definita space opera. Una miscela di idee in parte mutuate dalle
pellicole americane e in parte originali che a loro volta rappresentano l’humus
di cui si alimentano le produzioni
robotiche firmate da Gō Nagai, il creatore di Mazinger z (che in Italia diventerà Mazinga z,
1972), Great Mazinger (Il
Grande Mazinger, 1974) e ufo
Robot Grendizer (Atlas Ufo Robot,
1975).
Partendo dalla
nascita di Mazinger z, si ripercorre la parabola di Nagai
raccontandone i debiti, le novità e le suggestioni, sottolineando di volta in
volta gli aspetti più interessanti e peculiari che lo hanno portato a definire
la sua poetica robotica fino alla creazione di ufo Robot Grendizer. Si passa quindi a illustrare come
il boom degli ufo nel
Giappone degli anni Settanta abbia rappresentato la spinta, la molla per creare
una nuova serie animata il cui protagonista e i cui avversari fossero gli Ufo Robot.
Prima di arrivare a ufo Robot Grendizer,
però, il percorso è stato lungo e articolato. Dalla creazione di un film
cinematografico da cui la serie trae ispirazione, fino alla definizione di tutti
i personaggi, Nagai è riuscito a creare un prodotto atipico in cui alla
classica battaglia tra robot giganti si affiancano toni da tragedia
shakespeariana, introspezione, psicologia dei personaggi.
Un mix di elementi dai risultati
controversi in Giappone, ma che desta l’attenzione di un giovane francese che si trova a Tōkyō per affari a metà degli anni
Settanta. Da questo momento inizia un’avvincente avventura fatta di colpi
di scena e di tante curiosità, una sorta di romanzo corale con molti
protagonisti (da Bruno René-Huchez a Jacques Canestrier, da Maurice Ulrich a
Jacqueline Joubert, da Guy Maxence a Michel Gatineau) di cui, per la prima
volta, sono chiariti ruoli e responsabilità grazie a interviste e documenti che
sono stati analizzati e confrontati al fine di stabilire la verità storica
degli eventi.
ufo
Robot Grendizer diventa così Goldorak conquistando milioni di bambini
francesi e destando la perplessità degli adulti che si trovano a
fronteggiare quella che viene definita, in maniera appropriata, la folie
Goldorak.
Dalla Francia all’Italia, passando per
l’anonimo padiglione di una mostra dedicata a film e a telefilm presso la Fiera di Milano, Goldorak si
trasforma in Goldrake e la serie assume il titolo di Atlas Ufo Robot.
Merito dell’intuito di una funzionaria rai, Nicoletta Artom, che resta così
affascinata da questo cartone animato da proporlo per l’acquisto ai suoi
dirigenti. Gli eventi che vanno temporalmente dal momento in cui Nicoletta
Artom visiona alcuni episodi della serie a quando essa viene trasmessa su Rete
Due vengono qui svelati attraverso la stessa voce dei protagonisti di questa
straordinaria avventura: i dirigenti e funzionari rai e sacis del
tempo (da Massimiliano Gusberti a Paola De Benedetti, da Sabatino Gargano a
Ernesto Quintano) che, dopo quasi quarant’anni, hanno raccontato dell’arrivo di
Goldrake sulla televisione pubblica italiana con uno sguardo dall’interno che
ha permesso di fare luce su molte delle
questioni che finora non avevano trovato ancora risposta. Come mai il robot in
Italia viene chiamato Goldrake? Perché il titolo della serie nel nostro paese
diventa Atlas Ufo Robot? Che cosa sarebbe questo fantomatico “Atlas” su
cui sono state fatte le ipotesi più disparate? È la brochure descrittiva o l’invenzione di qualcuno? Senza quei
dirigenti e senza la caparbietà dell’allora direttore di Rete Due, Massimo
Fichera, che osò superare i rigidi schemi imposti della televisione pubblica
italiana, Goldrake non sarebbe mai stato trasmesso.
Risultano
quindi comprensibili, se non addirittura prevedibili, le reazioni di genitori, giornalisti, psicologi, pedagogisti,
insegnanti e politici di fronte a una serie animata considerata pericolosa
e violenta che vengono raccontate riferendosi a una grande mole di articoli
dell’epoca tratti da quotidiani, settimanali, mensili nonché filmati e registrazioni
radiofoniche delle Teche rai, indispensabili
per descrivere l’atmosfera di quegli anni e il portato rivoluzionario di una
serie come Goldrake che nulla ha in comune con quanto proposto dalla
televisione pubblica italiana fino a quel momento in programmi come Gli Eroi
di Cartone (1970-1973), Mille
e una sera (1970-1972), Drops
(1976) e Gulp! (1972).
Da Goldoni a Corvisieri, da Bevilacqua a
Fo, da Del Buono a Ferrarotti, da Cardini a Rodari, è un susseguirsi di
posizioni pro e contro che alimenta un dibattito che dura diversi anni e il cui
apice è rappresentato dalla cosiddetta Crociata
di Imola contro i cartoni animati giapponesi che porta alla ribalta mediatica
una querelle che infiamma le pagine dei giornali fino ad approdare in
televisione nella celebre trasmissione L’altra campana (1980) di Enzo Tortora.
Questa è la
“vera” storia di Goldrake, dei suoi protagonisti, dei suoi sostenitori e dei
suoi detrattori. E anche di tantissimi bambini che, affascinati dal gigante
d’acciaio, non hanno esitato a prendere carta e penna per difendere a spada
tratta il loro eroe arricchendo così le rubriche dei giornali di
intereventi a volte ingenui, a volte
profondi, ma che hanno il merito di restituirci senza filtri lo spirito di un’epoca straordinaria e irripetibile
per la televisione italiana.
SOMMARIO
Nota
introduttiva
Massimiliano Gusberti
Nota
introduttiva
Paola De Benedetti
Introduzione
1.
Alieni e UFO dagli USA al Giappone
1.1. Destinazione… America!
1.1.1.
Ultimatum alla Terra
1.1.2.
La Terra
contro i dischi volanti
1.2. Gli UFO atterrano in Giappone
1.2.1. Arrivano gli spaziali!
1.2.2.
I misteriani
1.2.3.
Inferno nella stratosfera
1.3. Il ritorno degli UFO
1.3.1. Da UFO a Spazio 1999
2. Da
Mazinga Z al Grande Mazinger
2.1. Nascita di un robot prodigioso
2.2. La trasmissione televisiva tra ripensamenti e
scioperi sindacali
2.3. Mazinga Z contro Devilman
2.4. Verso il consolidamento della serie
2.5. Mazinga Z contro il Generale Nero
2.6. Il Great
Mazinger tra Big Mazinger e God Mazinger
2.7. Approfondimenti psicologici e colpi di scena
2.8. Mazinga Z e il Grande Mazinger in Italia
3. UFO Robot Grendizer
3.1. La grande battaglia dei dischi volanti
3.2. Enban Robo
Gattiger
3.3. Grendizer Go!
3.3.1.
Shakespeare in tuta spaziale
3.3.2.
Donne combattenti e gioco di squadra
3.4. Le sigle e la colonna sonora giapponesi
3.5. I manga di UFO Robot
Grendizer
3.6. Da Taekwon V
a Mazinger X: la Mazinsaga coreana
4.
Goldorak, formidabile robot dei tempi nuovi
4.1. Dal Giappone alla Francia (passando per l’Alaska)
4.2. ORTF o Antenne 2: alla ricerca della TV francese
4.3. Alleati e oppositori: da Jacqueline Joubert a
Maurice Ulrich
4.4. L’edizione francese
4.5. La folie Goldorak
4.6. Huchez contro Canestrier
4.7. I primi tentativi di analisi in Francia
4.7.1.
A cinque anni solo con Goldorak
4.7.2.
Goldorak: un’estetica industriale
5. La TV dei Ragazzi in Italia prima di Goldrake
5.1. Educare divertendo
5.2. Gli Eroi di Cartone
5.3. Mille e una sera
5.4. Le gocce animate di Drops
5.5. Gulp! e SuperGulp! I fumetti in TV
6. Atlas
Ufo Robot
6.1. Buonasera con… Atlas Ufo Robot
6.2. Goldrake sulle reti Fininvest?
6.3. L’adattamento italiano
6.3.1.
Il mistero di Atlas
6.3.2.
Da Goldorak a Goldrake
6.4. L’epoca del doppiaggio libero
6.5. Finalmente in onda!
6.6. Goldrake al cinema
6.7. Le sigle, gli autori e gli interpreti
6.8. Giocattoli e licenze milionarie: Il successo
della SACIS
6.9. Goldrake all’attacco... delle edicole!
7.
Chi ha paura di Goldrake cattivo?
7.1. Cartoni al computer
7.2. La quiete e la tempesta: da Goldoni a Corvisieri
7.3. La crociata di Imola
7.4. L’indagine Mesomark: la RAI contro le TV
private
7.5. L’altra campana di Enzo Tortora e le nuove
crociate
7.6. Da Oreste del Buono a Dario Fo: il dibattito su
Goldrake
7.7. Morire di Goldrake
7.8. Io difendo Goldrake e tu difendi Mazinga: da
Rodari a Cardini
7.9. Mazinga contro Pinocchio
7.10. Caro Goldrake ti scrivo…
Conclusioni
Goldrake,
40 anni dopo
Gianluca Di Fratta
1. Lo chiamavano Goldrake
2. Le retour de Goldorak
3. Grendizer Giga!
Bibliografia
I. Saggi monografici
II. Saggi in volume e su rivista
III. Dossier e articoli su riviste
specializzate
IV. Articoli di periodici
V. Articoli di giornale
VI. Saggi e articoli su supporti multimediali
VII. Saggi e articoli online
VIII. Blog e siti web
Ringraziamenti
Buongiorno, uscirà anche una versione digitale del libro?
RispondiEliminaGrazie.
Ciao per il momento non é prevista
RispondiEliminaCiao. Ma il libro si compera esclusivamente sul sito della casa editrice? Oppure presto o tardi sarà disponibile presso altri canali di distribuzione?
RispondiElimina(in libreria non ci sono ancora passato, lo confesso)
Grazie
Alex
ciao per ora solo sul sito della casa esitrice?. In futuro non so dirti onestamente se e quando.
Eliminabuongiorno, è possibile acquistarlo direttamente da lei, magari autografato? :)
RispondiEliminaBuonasera Lorenzo e grazie per il commento. Al momento il libro é acquistabile unicamente sul sito dell'editore www.editricelatorre.it :)
EliminaSalve,
RispondiEliminaé possibile di trovare il libro in Francia?
ciao Frederic purtroppo no. Prova a scrivere a info@editricelatorre.it. Magari possono spedire in Francia
EliminaComplimenti per il libro, lo sto legendo in questi giorni ed è veramente ben scritto, ricco di notizie ed approfondimenti. Una vera enciclopedia!
RispondiElimina