Dopo lo sgambetto di
Canestrier grazie al quale (o per colpa del quale) naufragano i piani di
vendere Goldrake alle TV di Berlusconi, Huchez e Balini iniziano
comunque a lavorare insieme con piena soddisfazione da parte di entrambi.
Huchez si occupa di importare cartoni giapponesi e di acquisirne i diritti di
trasmissione e di merchandising per poi rivendere il tutto a Balini che di
fatto è diventato il suo riferimento per il mercato italiano. Balini, a sua
volta, si occupa di realizzare l'edizione italiana provvedendo al doppiaggio e
il prodotto finito viene quindi venduto alle TV di Berlusconi o alle altre TV
private.
Tutto procede tranquillamente finché un giorno, a Parigi, suonano all'ufficio di Huchez. Alla porta, come lui stesso racconta, ci sono nientemeno che Berlusconi in persona, sempre accompagnato dal fido Lozano. Berlusconi ha una certa fretta e invita Huchez a pranzo perché vuole parlare con lui di affari. Huchez però non ha tempo perché ha un appuntamento con un responsabile delle edizioni Hachette proprio quel giorno.
Dopo aver insistito
Berlusconi viene subito al dunque. Sua Emittenza è ben consapevole che le serie
TV importate da Huchez sono fantastiche, ma l'intermediazione di Balini sta
ormai diventando un problema. A ogni nuovo contratto, infatti, quest'ultimo
vuole guadagnare sempre di più e aumenta continuamente il prezzo d'acquisto.
Non si può più tollerare questa situazione.
Berlusconi cerca di
entrare nelle grazie di Huchez con promesse di un certo spessore. Egli vuole
fare grandi cose con lui. Per prima cosa vuole trattare direttamente con lui,
senza più passare da Balini, Inoltre tra i suoi progetti futuri c'è quello di
aprire una TV privata anche in Francia e Huchez potrebbe ben diventare il suo
rappresentante a Parigi.
Huchez chiede tempo per
riflettere, anche se, per principio, la risposta a questa offerta è negativa.
Berlusconi però non ha tempo. Il suo aereo lo attende in pista per ripartire.
Egli ha grandi progetti in mente ma Huchez deve accettare di lavorare
direttamente con lui.
Huchez sottolinea come
lui abbia già tanto da fare con la Francia e per questo ha deciso di
appoggiarsi a Vittorio Balini per l'Italia e a Claudio Biern per la Spagna. La
sua IDD non è certo una grande multinazionale e non ha intenzione per il
momento di rinunciare a Balini come interfaccia commerciale per il Belpaese.
«E se dovesse capitare
qualcosa a Balini che cosa farai? », dice Berlusconi.
Huchez strabuzza gli
occhi di fronte a quest'affermazione e chiede al suo interlocutore di ripetere:
Berlusconi sorride e
continua:
«Sai com'è nella vita
Bruno, tutto può accadere...»
Di fronte a queste parle,
che Huchez ritiene intollerabili, la discussione non ha più ragione di
continuare. Huchez si avvia verso la porta dell'ufficio, la apre e fa segno ai
suoi due ospiti di andarsene. Berlusconi e Lozano si alzano e si allontanano
passando davanti gli assistenti di Huchez, René e Caroline, senza salutare.
Huchez non pensava
proprio che una discussione d'affari potesse arrivare fino a questo punto e ha
preferito mettere immediatamente la parola fine.
Il suo collaboratore Renè, invece, sarebbe addirittura pronto a passare
alle vie di fatto, magari facendo ingoiare ai due italiani i loro maccheroni
dalle narici...***
*** tratto dalle memorie di Bruno René-Huchez, Il ètait une fois... Goldorak.
*** tratto dalle memorie di Bruno René-Huchez, Il ètait une fois... Goldorak.
Berlusconi era un mafioso già all'epoca
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