domenica 16 novembre 2014

Goldrake: le domande sui misteri della serie TV avranno una risposta!

Di come Goldrake sia arrivato in Francia e poi in Italia si sa molto, ma non tutto. Anche il nostro resoconto, infatti, deve essere integrato ancora con tutta una serie di nuovi e succosi dettagli.
Diversi punti, infatti, sono ancora oscuri o poco noti. 
Ma presto ve li sveleremo uno a uno.



Ecco intanto una serie di domande alle quali daremo presto una risposta :-)

- Come mai Huchez e Canestrier hanno dovuto lavorare insieme? Chi è la persona che ha imposto questa collaborazione? Quali sono i loro veri rapporti?

- Cosa ci faceva Huchez a Milano durante il MIFED del 1977? E soprattutto chi era quel signore imponente e decisamente esuberante che lo aveva invitato a pranzo in un ristorante di Via degli Amadei con l'intenzione di comprargli tutte le sue serie animate?

- Perché Goldrake, ormai promesso all'allora nascente Canale 5,  finì poi con l'essere venduto alla RAI?

- Chi è il fantomatico Signor Quintano che avrebbe comprato Goldrake per conto della RAI? E la SACIS cosa c'entra in tutto questo?

- Chi è quell'importante industriale (all'epoca) e politico italiano (oggi) che un bel giorno si presentò alla porta di Huchez per convincerlo a vendergli Goldrake e le altre serie animate promettendogli mari e monti? Come andò a finire quell'incontro?

- In tutto questo che ruolo ha avuto la DORO TV?

Abbiate pazienza e a tutte queste domande sarà data finalmente una risposta. Quando? Quando avrò finito il libro. Le sorprese non mancheranno!!!

giovedì 2 ottobre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 6)

Tutti gli ostacoli sono stati così superati e Canestrier può dunque tirare un sospiro di sollievo. Non è stato facile convincere la dirigenza di Antenne 2 che, oltre ai problemi contingenti, guardava con un occhio molto critico questo cartone animato giapponese di qualità non certo eccelsa, che utilizza soltanto sei o sette immagini al secondo contro le venti o ventiquattro di un prodotto realizzato da Walt Disney  con il risultato che i personaggi si accontentano più che altro di aprire la bocca e muovere gli occhi. Ma, come giustamente sottolinea il produttore, per i bambini un disegno statico è più che sufficiente se animato al momento opportuno. Se la costruzione drammatica funziona bene il bambino potrà fare ricorso alla sua immaginazione per ricreare il movimento. Il bambino, dunque, da semplice spettatore si trasforma in autore perché compie uno sforzo immaginativo per inventare la dinamica dell'azione riuscendo, allo stesso tempo, a cogliere facilmente il codice linguistico di questo tipo di animazione che tanto si discosta da quello tradizionale amata dai suoi genitori. Inoltre la questione del prezzo d'acquisto aveva non poco aiutato le trattative. Goldorak, infatti, costava solo 10.000 franchi al minuto contro i 40.000 di un cartone animato giapponese.  Un bel risparmio, dunque, per la rete televisiva.

Goldorak fa il suo esordio nel programma Récré A2

mercoledì 1 ottobre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 5)

Per quanto riguarda il protagonista Daisuke Umon/Duke Fleed e, nello specifico, per quanto concerne la sua identità terrestre, si decide di ispirarsi alla stella Arcturus  (Arturo in italiano) - da cui appunto il nome Actarus - la stella più luminosa della costellazione del Pastore, situata vicino all'Orsa Maggiore.  Si tratta di una cosiddetta gigante rossa, nonché della quarta stella più luminosa del cielo. Il suo nome, che deriva dalle parole greche "arctos" (orso) e "ouros" (guardiano), rimanda alla simbologia cattolica che vede il Cristo il buon pastore che si prende cura del suo gregge di anime allo stesso modo in cui il protagonista di Goldorak, novello messia sceso dal cielo con il suo disco-robot, si prende cura della sua nuova patria, la Terra, e dei suoi abitanti. Non solo. Il fatto che Arcturus sia una gigante rossa e dunque una stella morente ben si presta a descrivere la condizione di Actarus che, a partire dall'episodio 30, soffre a causa di una ferita al braccio destro che ne causerà la morte quando si espanderà fino a raggiungere il cuore.

Daisuke/Duke Fleed diventa Actarus/Prince d'Euphor

martedì 30 settembre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 4)

A risolvere in maniera definitiva questa situazione interviene l'allora PDG (Presidente e Amministratore Delegato) di Antenne 2, Maurice Ulrich cui erano pervenute voci contrastanti. Da un lato c'erano i favorevoli alla trasmissione, dall'altro chi ribadiva l'eccesso di patriottismo e razzismo che si concretizzava nella difesa della razza come esemplificato nel testo della sigla di apertura. Per fare il punto della situzione e, soprattutto, per capire quali fossero in realtà i termini della questione, Ulrich riunisce tutti i membri della direzione di Antenne 2 per guardare insieme a loro un estratto di un episodio di Goldorak. La proiezione lascia Ulrich piuttosto sorpreso. Il numero uno di Antenne 2, infatti, non trova nulla di pericoloso e razzista nel cartone animato e dà dunque parere positivo per la sua trasmissione. Goldorak è salvo, ma verrà trasmesso nel mese di luglio, quando i bambini sono in vacanza.  Una scelta di comodo che fa tirare un sospiro di sollievo a Canestrier che può dunque continuare nel suo lavoro di preparazione degli episodi e che mette al riparo Antenne 2 da un eventuale flop degli ascolti (luglio non è un mese strategico per lo share) e da critiche sui contenuti del cartone animato che, si ipotizzava, non sarebbe stato visto da molti bambini a causa delle concomitanti vacanze estive.

Maurice Ulrich

domenica 28 settembre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 3)

L'approccio con Antenne 2 riveste quindi un'importanza determinante. Anche in questo caso, però, le dichiarazioni di Huchez e Canestrier non collimano. Da un lato, infatti, abbiamo raccontato di come Huchez, dopo l'approccio fallito con la ORTF, sia stato fortuitamente indirizzato verso Antenne 2 e sia entrato in contatto con Guy Maxence al quale avrebbe mostrato Ufo Robot Grendizer per discuterne dell'acquisto. Dall'altro lato, invece, Canestier sostiene di essere stato lui stesso l'artefice di tutta questa operazione.  Canestrier, infatti, afferma che, all'epoca dell'ORTF (quindi prima della riforma dell'8 agosto 1974, in cui la società viene spezzettata) aveva provato a proporre dei cartoni animati giapponesi ispirati ai fumetti (quali non è dato sapere, magari delle produzioni della Eiken con cui aveva collaborato per Oum). 

Erano prodotti nuovi, innovativi, che pensava avrebbero potuto interessare gli allora responsabili della TV pubblica francese. Senonché, come Huchez, aveva ricevuto un rifiuto categorico. La televisione, gli era stato detto, non poteva essere considerata un giocattolo nelle mani dei bambini. I programmi dovevano essere studiati per gli adulti e non per i piccoli, dovevano restare quelli tradizionali. I bambini potevano restare nelle loro camerette a leggere i fumetti.  Con la suddivisione dell'ORTF in varie società e la nascita di nuovi canali televisivi si era però aperto uno spazio, nonché una vera e propria concorrenza tra le varie reti per conquistare il pubblico giovane. Canestrier, dunque, sempre secondo quanto da lui affermato, avrebbe selezionato Ufo Robot Grendizer e Candy Candy tra i cartoni animati in suo possesso (quindi dopo averne acquistati i diritti da Huchez) e li avrebbe venduti agli allora responsabili della Jeunesse, il già citato Guy Maxence e, aggiunge lui, il suo collaboratore Gérard Calvet. Ufo Robot Grendizer, però, era troppo audace sia nel disegno che nell'animazione, per questo motivo era stato momentaneamente messo in un cassetto in attesa di tempi migliori. Comunque siano andate le cose e, nonostante le dichiarazioni contrastanti di Huchez e Canestier, è quest'ultimo che, ad un certo momento, diventa il principale interlocutore di Antenne 2, mentre Maxence viene rimosso dal suo incarico e il suo ruolo viene preso da una nuova dirigente: Jacqueline Joubert
Jacqueline Joubert in una foto recente. E' scomparsa nel 2005.

sabato 27 settembre 2014

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 2)

Huchez segue il consiglio di Foriat e dopo qualche tentativo riesce a ottenere un incontro con Maxence che viene invitato direttamente alla Marubeni. Qui i due hanno modo di visionare insieme tutti i cartoni animati portati dal Giappone ed entrambi sono concordi su un punto: questi prodotti possono rappresentare una buona base di partenza per costruire una trasmissione dedicata ai giovani.

Durante il pranzo Maxence confessa a Huchez che sta per essere nominato responsabile dell'Unite Jeunesse di Antenne 2, ma non essendo "politicizzato" come altri funzionari il suo ruolo è estremamente delicato e privo di protezione "ai piani alti". Questo, in altre parole, significa che, se lui acquistasse un programma e questo ottenesse un buon successo, ci saranno altri ben più arrivisti di lui che gli soffieranno il posto. Se invece il programma si rivelasse un fallimento lui ne sarebbe ritenuto l'unico responsabile. Maxence raccomanda dunque a Huchez di non parlare con nessun altro di questi cartoni animati e in cambio gli promette di acquistare una delle due serie robotiche del suo catalogo, Ufo Robot Grendizer o Mazinger Z e sicuramente Candy Candy.

Lo "spezzatino" della TV pubblica francese e la conseguente nascita di Antenne 2 ha rappresentato un momento fondamentale per l'arrivo di UFO Robot Grendizer sui teleschermi d'oltralpe

Da UFO Robot Grendizer a Goldorak: l'arrivo in Francia (parte 1)

Le circostanze riguardanti l'arrivo di Goldrake in Europa e, nello specifico in Francia (dove sarà chiamato Goldorak), non sono state ancora chiarite in maniera esaustiva. Lo stato attuale degli studi è concorde nell'individuare nella figura del produttore francese Jacques Canestrier il principale artefice dell'arrivo dell'anime nel nostro continente. In realtà Canestrier è solo uno dei tanti protagonisti di una storia più complessa in cui la casualità, l'intuito, il fiuto degli affari e una fortunata serie di coincidenze hanno svolto un ruolo determinante. Tutto inizia un giorno del 1975 in una camera dell'Hotel New Otani di Tōkyō, situato nel centro della città giapponese, a pochi passi dal Teatro Nazionale. Qui alloggia il giovane Bruno-René Huchez, arrivato in Giappone per affari dopo un lungo viaggio da Parigi con scalo ad Anchorage, in Alaska.
Bruno Renè-Huchez
Nato ad Arras nel 1943 , figlio di un architetto e campione di motociclismo, Huchez ha avuto una brillante carriera professionale e una vita segnata dalla prematura scomparsa del padre, morto quando lui aveva tredici anni, e della madre, mancata poco dopo la fine dei suoi studi. Per aprire una nuova pagina della sua vita e probabilmente lasciarsi alle spalle questi lutti, Huchez lascia la Francia e si trasferisce in Africa, per la precisione in Togo, dove assume il ruolo di direttore di filiale per il gruppo petrolchimico Total. Rientra poi in patria nel 1973 dove viene assunto come capo del Servizio Ricerca e Sviluppo della Marubeni, un colosso giapponese attivo in vari settori (dalle macchine per la ricerca spaziale alle gomme da masticare) che insieme ad aziende come Mitsui e Mitsubishi era una delle cosiddette tre "M, ossia le più importanti Trading Company (sōgō shōsha) nipponiche attive anche in Europa.