venerdì 4 novembre 2016

C'era una volta... prima di Mazinga e Goldrake. Storia dei robot giapponesi dalle origini agli anni Settanta




In attesa della pubblicazione del mio libro C’era una volta Goldrake. La vera storia del robot giapponese che ha rivoluzionato la TV italiana previsto per il prossimo aprile, ho pensato di utilizzare una parte del materiale non impiegato per questo libro realizzandone uno ex novo dedicato alla storia dei robot giapponesi dalle origini fino all'avvento di Goldrake. Una sorta di corposo antipasto in attesa della portata principale.

Sono dunque lieto di annunciare che è finalmente disponibile il mio libro C’era una volta… prima di Mazinga e Goldrake. Storia dei robot giapponesi dalle origini agli anni Settanta, 192 pagine, Edizioni Youcanprint .

Ecco tutte le informazioni al riguardo:

Un viaggio nella storia e nella cultura popolare giapponese che parte dai karakuri, gli ingegnosi automi creati dagli artigiani in epoca Tokugawa (1603-1868) e che arriva agli anni Settanta analizzando la ricca e caleidoscopica produzione giapponese di manga e anime a tema robotico che ha preceduto l’avvento dei più celebri Mazinga e Goldrake.

lunedì 31 ottobre 2016

Grande Nagai - Articolo e intervista su Best Movie (maggio 2016)



In occasione dell'ultima edizione del Romics Alessio Danesi di Best Movie ha intervistato Go Nagai raccontando anche qualche gustoso retroscena dell'organizzazione messa in piedi per "proteggere" il maestro dall'assalto dei fans.

lunedì 4 luglio 2016

Addio Bruno!



Il 24 maggio 2016 a Parigi, dopo una lunga malattia, si è spento Bruno-René Huchez.
Con la sua scomparsa, a ragione, si può dire che sia finita un'epoca, quella pionieristica dell'importazione di anime dal Giapponese di cui lui è stato un indiscusso protagonista a partire dalla fine degli anni Settanta con la scoperta di Goldrake.

mercoledì 6 aprile 2016

Go Nagai: The Master of Robots. Intervista su Nocturno Cinema febbraio 2008



Visto che il Romics si sta avvicinando e che uno degli ospiti più attesi è senza dubbio Go Nagai ho pensato di riproporre questa bella intervista che feci fare a Carlo Fagnani e Demis Biscaro su Nocturno Cinema nel febbraio 2008.

lunedì 29 febbraio 2016

Goldrake in musica. Da Alberto "Michel" Tadini ad Alessio Caraturo


Le sigle di Atlas UFO Robot hanno ottenuto un enorme successo non solo al tempo della prima trasmissione in Italia della serie, ma anche molti anni dopo quando sono state rivisitate e reinterpretate (no, non ci riferiamo qui all'abominevole interpretazione degli Zero Assoluto al recente festival di Sanremo).
Come spesso accade, però, il successo, se non lo si riesce a controllare e gestire, rischia di diventare qualcosa di deleterio. Ne sa qualcosa Alberto Tadini, interprete della seconda sigla di chiusura "Goldrake" che, dopo un promettente avvio come cantante di musica leggera finì con l'avere la carriera artistica compromessa dal momento che da tutti, produttori e ascoltatori, venne identificato (erroneamente) come interprete di canzoni per bambini. Un destino simile a quello occorso a Mal, il celebre cantante della sigla di Furia, il cavallo del West.

venerdì 26 febbraio 2016

Goldrake (a colori) al cinema. Con omaggio... O in casa con il Cinevisore Mupi?


L'arrivo di Goldrake sulla televisione italiana, come tutti ben sanno, è stato davvero una rivoluzione. Peccato solo che, nell'aprile del 1978, in molte case le televisioni in bianco e nero fossero ancora la maggioranza. Pochi dunque furono i privilegiati della prima ora che poterono ammirare le avventure del robot giapponese in tutta la sua colorata bellezza.

mercoledì 24 febbraio 2016

Generazione Goldrake. Cresciuti con il robot - Corriere della Sera 26 agosto 2014


In occasione del lancio dei DVD di Goldrake il Corriere della Sera ha dedicato all'argomento diversi articoli interessanti come questo che abbiamo già proposto sulle pagine del blog.
Sul numero del 26 agosto 2014 il giornalista Agostino Gramigna propone una serie di brevi interviste a personaggi famosi ciascuno dei quali racconta la propria esperienza ed esprime il suo pensiero sul famoso robot giapponese.

Giancarlo Fisichella, pilota di Formula UNO, afferma: "Avevo cinque anni quando è uscito. Sono rimasto folgorato. Chiamavo mia madre perché mi leggesse i titoli iniziali. A Carnevale mi feci comprare il vestito di Actarus, a Natale mi arrivò un pupazzo alto più di mezzo metro di Goldrake. Mi colpiva l'idea che il protagonista volesse proteggere il mondo".

lunedì 8 febbraio 2016

In piazza gli studenti di Ufo Robot


Per comprendere sul lungo termine la portata innovativa di una serie animata e la sua influenza sull'immaginario popolare basterebbe vedere, a distanza di anni, che cosa è rimasto nella memoria di quelle generazioni che hanno avuto l'opportunità di assisterne alla trasmissione. 

Più delle storie e dei personaggi è la musica, con la sua forza evocativa, a rappresentare il ricordo più forte e indelebile.

giovedì 4 febbraio 2016

Eroi e antieroi da Actarus a Gandal secondo il filosofo Giulio Giorello


In occasione dell'uscita in DVD della serie  TV Ufo Robot Goldrake in allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera il filosofo Giulio Giorello ha scritto un interessante articolo sul Corriere del 26 agosto 2014 in cui analizza la serie dal punto di vista della fusione tra mito e cibernetica, epica e meccanica.

lunedì 1 febbraio 2016

Roberto Pruzzo "GOALdrake" contro i GUFO-Robot


Come ho già raccontato nel post precedente (link) dopo l'arrivo di Goldrake in Italia i giornalisti si sono sbizzarriti  ad accostare il nome del robot giapponese a questo o a quello sportivo per esaltarne le doti e le capacità fuori dall'ordinario.

Per rimanere sempre nel mondo del calcio, dopo Aldo Maldera e il suo sinistro perforante voglio segnalare oggi un altro grande campione degli anni Settanta-Ottanta, il romanista Roberto Pruzzo che in questo articolo del Corriere della Sera del 17 dicembre 1978 viene preso in giro dal giornalista Roberto Milazzo per il suo scarso apporto in fase conclusiva.

mercoledì 27 gennaio 2016

Goldrake? Un calciatore vero! Come Aldo Maldera...



Leggendo il blog dell'amico Stengo sono incappato in questo bell'articolo (link) in cui si racconta di come Goldrake e Mazinga fossero presi, spesso e volentieri, come esempi buoni o cattivi a seconda delle occasioni.


Non era raro che i due robot fossero utilizzati come termini di paragone soprattutto nel mondo dello sport. Nello sci, per esempio, si diceva che Stenmark fosse più forte di Goldrake per meglio descrivere la forza dell'atleta svedese, mentre per risolvere i problemi della Ferrari si invocava la discesa in campo del patron Enzo, detto il "Drake" (perfetta assonanza fonetica con Goldrake) raffigurato con il suo volto sul corpo del robottone.

giovedì 14 gennaio 2016

Bruno-René Huchez e Goldorak. Intervista del 22 ottobre 2013

Di Bruno-René Huchez, la persona che ha portato in Francia Goldorak, abbiamo parlato a lungo e nel dettaglio sulle pagine di questo blog.
In questo interessante video in lingua francese lo potete vedere mentre apre le porte del suo Chateau du Fay e mostra qualche ricordo degli anime (tra cui anche Goldorak/Goldrake) e delle serie TV dal vivo come San Ku Kai (Uchu kara no messeji: Ginga taisen, In Italia Guerra fra Galassie) che ha commercializzato a cavallo degli anni Settanta e Ottanta.


mercoledì 13 gennaio 2016

Appuntamento spaziale con gli Ufo Robot - Il Quartetto Cetra



La seconda serie di Atlas Ufo Robot va in onda dal 12 dicembre 1978  al 12 gennaio 1979 all’interno della trasmissione Buonasera con il Quartetto Cetra condotta appunto dai membri del celebre complesso vocale. 

Gli autori sono Giovanni “Tata” Giacobetti e Romolo Siena, mentre la regia è curata da Francesco Dama. Il programma alterna le nuove puntate del cartone animato alle esibizioni in studio del celebre quartetto che ripropone i pezzi più noti del proprio repertorio tratti dalla Biblioteca di Studio Uno del 1966, dal western musicale Non parlare, spara o dallo spettacolo Giardino d’inverno

lunedì 11 gennaio 2016

Il mistero della giravolta



Tutti coloro che hanno visto almeno qualche puntata della serie animata avranno avuto modo di osservare che Actarus, quando passa dalla cabina di comando dello Spacer a quella di Goldrake, compie un giro a 360 gradi sul suo seggiolino che sembra inutile se non deleterio perché rappresenta soltanto una perdita di tempo di cui i robot nemici possono approfittare.
Secondo quando riportato da Encirobot.com la spiegazione data da Nagai sarebbe la seguente:

Vista l'enorme velocità e l'enorme spostamento d'aria compressa provocati dalla slitta all'interno del canale di spostamento, è ovvio considerare una giravolta che porti di schiena il pilota, o vedremmo lo stesso Duke Fleed privo di sensi, oppure schiacciato dall'attrito con l'aria...è solo una manovra precauzionale, dettata dalla fisica di un corpo che per quanto alieno è comunque fragile come il nostro

I fan francesi hanno questionato a lungo su questo momento così curioso e addirittura hanno creato un sito che contiene centinaia di spiegazioni, da quelle più plausibili a quelle più folli.

Anche non conoscendo la lingua francese il sito è abbastanza di facile comprensione:


giovedì 7 gennaio 2016

Goldorak: le sigle in Francia. Facciamo un po' d'ordine

La storia delle sigle di Goldorak in Francia è piuttosto complessa dal momento che, oltralpe, si sono succedete diverse canzoni e diversi cantanti che hanno interpretato le sigle durante le varie trasmissioni e repliche della serie animata.
Ho provato così a fare un po' di chiarezza proponendo l'elenco completo di tutte le sigle e relativi video a supporto con tutte le opportune distinzioni:

Episodi 1 - 15
Cantante: Enriqué Fort
Opening - Accours vers nous (cover dell'Opening Jap Tobe, Grendizer


Ending - Le Prince de l’Espace (cover dell'Ending Jap Uchū no Ōsha Grendizer)
Quando tale sigla sarà pubblicata nel 2001 il titolo diventerà Va combattre ton ennemi

martedì 5 gennaio 2016

Da Goldorak a Goldrake: le sigle in Francia e Italia

Il successo di una serie animata è fatto di tante componenti. Tra queste la sigla di apertura riveste un ruolo di primaria importanza perché rappresenta il momento in cui il telespettatore ha il suo primo contatto con la serie.
Nel libro che uscirà tra qualche mese troverete tutte la storia dettagliata delle sigle francesi e italiane con tanti particolari inediti e sconosciuti.
Qui di seguito pubblico tre interessanti video che mettono a confronto Noam Kaniel e Alberto "Michel" Tadini, rispettivamente gli interpreti francese e italiano.

Noam Kaniel (Tel Aviv, 18 agosto 1962) è un cantante e compositore israeliano il cui nome è legato alle sigle di diversi anime trasmessi in Francia a cavallo degli anni Settanta-Ottanta. 
Questo primo video è una registrazione della trasmissione Top Club del 31 dicembre 1978 in cui il cantante francese interpreta Goldorak le Grand. Non si tratta della prima sigla in assoluto di Goldorak, ma della seconda. Viene utilizzata sia come Opening che come Ending a partire dall'episodio 16 in sostituzione delle sigle cantate da Enriqué Fort, cantante francese di origini spagnole  (sostanzialmente delle cover delle originali giapponesi). La sigla di Noam, che viene pubblicata in 45 giri nel dicembre del 1978 diventa la sigla per antonomasia di Goldorak in Francia. Per la pubblicazione in disco di quella di Enrique, invece, si dovrà aspettare il 2001.


Ecco invece Noam Kaniel oggi in una registrazione del 17 marzo 2012: