domenica 3 maggio 2015

Huchez e Berlusconi: faccia a faccia!

Dopo lo sgambetto di Canestrier grazie al quale (o per colpa del quale) naufragano i piani di vendere Goldrake alle TV di Berlusconi, Huchez e Balini iniziano comunque a lavorare insieme con piena soddisfazione da parte di entrambi. Huchez si occupa di importare cartoni giapponesi e di acquisirne i diritti di trasmissione e di merchandising per poi rivendere il tutto a Balini che di fatto è diventato il suo riferimento per il mercato italiano. Balini, a sua volta, si occupa di realizzare l'edizione italiana provvedendo al doppiaggio e il prodotto finito viene quindi venduto alle TV di Berlusconi o alle altre TV private.



Tutto procede tranquillamente finché un giorno, a Parigi, suonano all'ufficio di Huchez. Alla porta, come lui stesso racconta, ci sono nientemeno che Berlusconi in persona, sempre accompagnato dal fido Lozano. Berlusconi ha una certa fretta e invita Huchez a pranzo perché vuole parlare con lui di affari. Huchez però non ha tempo perché ha un appuntamento con un responsabile delle edizioni Hachette proprio quel giorno.

Dopo aver insistito Berlusconi viene subito al dunque. Sua Emittenza è ben consapevole che le serie TV importate da Huchez sono fantastiche, ma l'intermediazione di Balini sta ormai diventando un problema. A ogni nuovo contratto, infatti, quest'ultimo vuole guadagnare sempre di più e aumenta continuamente il prezzo d'acquisto. Non si può più tollerare questa situazione.
Berlusconi cerca di entrare nelle grazie di Huchez con promesse di un certo spessore. Egli vuole fare grandi cose con lui. Per prima cosa vuole trattare direttamente con lui, senza più passare da Balini, Inoltre tra i suoi progetti futuri c'è quello di aprire una TV privata anche in Francia e Huchez potrebbe ben diventare il suo rappresentante a Parigi.



Huchez chiede tempo per riflettere, anche se, per principio, la risposta a questa offerta è negativa. Berlusconi però non ha tempo. Il suo aereo lo attende in pista per ripartire. Egli ha grandi progetti in mente ma Huchez deve accettare di lavorare direttamente con lui.
Huchez sottolinea come lui abbia già tanto da fare con la Francia e per questo ha deciso di appoggiarsi a Vittorio Balini per l'Italia e a Claudio Biern per la Spagna. La sua IDD non è certo una grande multinazionale e non ha intenzione per il momento di rinunciare a Balini come interfaccia commerciale per il Belpaese.

«E se dovesse capitare qualcosa a Balini che cosa farai? », dice Berlusconi.

Huchez strabuzza gli occhi di fronte a quest'affermazione e chiede al suo interlocutore di ripetere:
Berlusconi sorride e continua:

«Sai com'è nella vita Bruno, tutto può accadere...»

Di fronte a queste parle, che Huchez ritiene intollerabili, la discussione non ha più ragione di continuare. Huchez si avvia verso la porta dell'ufficio, la apre e fa segno ai suoi due ospiti di andarsene. Berlusconi e Lozano si alzano e si allontanano passando davanti gli assistenti di Huchez, René e Caroline, senza salutare.
Huchez non pensava proprio che una discussione d'affari potesse arrivare fino a questo punto e ha preferito mettere immediatamente la parola fine.

Il suo collaboratore Renè, invece, sarebbe addirittura pronto a passare alle vie di fatto, magari facendo ingoiare ai due italiani i loro maccheroni dalle narici...***

*** tratto dalle memorie di Bruno René-Huchez, Il ètait une fois... Goldorak

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